Ortodonzia del paziente adulto: vantaggi di un approccio 3D

Dott.ssa Francesca Chella ~ Odontoiatra – Specialista in Ortognatodonzia
Pubblicazione – ANNO 4 N. 31 GENNAIO 2021 – ISSN: 2612/4947

L’ortodonzia del paziente adulto costituisce, ad oggi, una realtà ben strutturata nella pratica clinica quotidiana, che fa capo ad un fenomeno iniziato diversi anni fa e delineato come una “New Golden Age of Orthodontics”(1). Non è difficile trovare una spiegazione a questo fenomeno, alla luce del risvolto psicosociale dell’estetica del volto e del sorriso nella società odierna(2)(3)(4). Ma chi sono gli adulti che si sottopongono ad un trattamento ortodontico? In questa categoria, possiamo distinguere quei pazienti cui viene proposto un tale trattamento, al fine di ottimizzare i risultati di altre branche odontoiatriche (ortodonzia complementare) , e quei pazienti che , invece, richiedono espressamente un trattamento ortodontico, percependolo come una necessità primaria. Sia nel primo, che nel secondo caso risulta fondamentale la comunicazione con il paziente, al fine di esporre dettagliatamente le modalità, i tempi ed i risultati raggiungibili con un tale trattamento. A tal fine , la tecnologia 3D, ormai parte integrante della nostra realtà clinica, offre un considerevole vantaggio, poiché consente di esporre in maniera chiara la propria situazione al paziente e di trovare soluzioni di trattamento personalizzate. 

Ma chiariamo innanzitutto che cosa si intende per “tecnologia 3D”; questa, nel mondo odontoiatrico, si avvale di :

  • scanner intraorale ( che consente la rilevazione di impronte digitali);
  • software di design di soluzioni customizzate ( sitstematica C.A.D.);
  • dispositivi di realizzazione delle suddette soluzioni ( stampanti 3D, fresatori, i.e. sistematica C.A.M.)

Detto ciò, quali vantaggi offre al paziente?

  • possibilità di registrare impronte digitali, anziché quelle tradizionali;
  • conservare le stesse ( da riutilizzare in caso di perdita e/o rottura di un dispositivo ortodontico);
  • esporre su monitor la situazione personale del paziente, il quale vedrà i propri denti come non li ha mai visti!
  • previsualizzazione del risultato finale;

Mi preme soffermare l’attenzione su questo ultimo punto: la previsualizzazione del risultato ha lo scopo di indicare, con un buon grado di predicibilità, la situazione finale che possiamo raggiungere, tuttavia non deve costituire un preludio di una falsa aspettativa.

L’argomentazione verbale degli obiettivi del paziente (sobjective list) e quelli prefissati dall’ortodontista (objective list) , trova nel digitale la propria realizzazione 3D. 

Non ultimo, la possibilità di creare soluzioni personalizzate , consente di massimizzare l’efficienza del trattamento,  nella modalità che maggiormente soddisfa la richiesta estetica del paziente : in effetti oggi è di comune appannaggio l’utilizzo di presidi estetici (i.e. miniviti ortodontiche , allineatori ortodontici, brackets linguali ), che consentono la sostituzione del tradizionale apparecchio ortodontico, nella maggior parte dei casi. 

Parole chiave : digital orthodontics; adult orthodontics; customized appliace; invisible orthodontics. 

Riferimenti Scientifici: 

(1). Keim R.G., JCO 2005

(2). Psychosocial impact of dental esthetics regulates motivation to seek orthodontic treatment.

Lin F, Ren M, Yao L, He Y, Guo J, Ye Q. Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2016 Sep;150(3):476-82. doi: 10.1016/j.ajodo.2016.02.024.

(3). Malocclusion and orthodontic treatment need of patients attending the Lagos University Teaching Hospital, Lagos, Nigeria. Utomi Il, Onyeaso Co. Odontostomatol Trop. 2015 Jun;38(150):23-30

(4). Community Dent Oral Epidemiol. 2011 Apr;39(2):137-44. doi: 10.1111/j.1600-0528.2010.00573.x. Epub 2011 Jan 7. Associations between orthodontic treatment need and oral health-related quality of life among youngadults: does it depend on how you assess them? Liu Z1McGrath CHägg U.

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