Mar. Nov 18th, 2025

Prendere progesterone per aumentare le possibilità di gravidanza: evidenze e rischi

Introduzione. Il progesterone è l’ormone prodotto dal corpo luteo dopo l’ovulazione e necessario per preparare l’endometrio all’impianto e per sostenere le prime settimane di gravidanza. L’uso di progesterone esogeno viene proposto in varie situazioni cliniche per aumentare le probabilità di concepimento o di mantenimento della gravidanza. In questo articolo sintetizziamo le evidenze principali, i contesti in cui il trattamento è supportato da dati e i possibili rischi.

Quando il progesterone sembra fare la differenza

1) Tecniche di riproduzione assistita (IVF/ICSI e cicli con stimolazione)

Nei protocolli di fecondazione assistita il supporto luteale con progesterone è una pratica consolidata: revisioni e meta-analisi mostrano che il progesterone (vaginale, intramuscolare o in formulazioni diverse) aumenta le probabilità di impianto e di gravidanza clinica rispetto a nessun supporto o a placebo nei cicli assistiti. Fonte.

2) Dopo stimolazione per inseminazione intrauterina (IUI)

In cicli con stimolazione ovarica e IUI alcune meta-analisi aggiornate suggeriscono un beneficio del supporto luteale con progesterone sui tassi di gravidanza e di nascita viva, soprattutto quando la stimolazione utilizza gonadotropine. Fonte.

3) Sanguinamento in gravidanza precoce e aborti ricorrenti (situazioni selezionate)

Per le donne che presentano sanguinamento nelle prime settimane di gravidanza e hanno avuto precedenti aborti spontanei, alcuni studi randomizzati e revisioni indicano che la somministrazione di progesterone vaginale può ridurre il rischio di perdita della gravidanza in certi sottogruppi. Questa evidenza ha guidato raccomandazioni cliniche mirate. Fonte.

Dove le evidenze sono negative o incerte

Aborti ricorrenti inspiegati (uso routinario): uno studio randomizzato di grandi dimensioni (PROMISE) non ha dimostrato un aumento significativo dei nati vivi somministrando progesterone nel primo trimestre a donne con aborti ricorrenti inspiegati rispetto al placebo. Questo indica che il progesterone non è una cura universale per la perdita ripetuta di gravidanza e che l’indicazione va valutata caso per caso. Fonte.

Uso empirico in assenza di indicazioni: non ci sono evidenze solide che l’assunzione empirica di progesterone, senza una chiara indicazione diagnostica (ad es. fase luteale breve, storia di aborti, o trattamenti di PMA), aumenti la probabilità complessiva di concepimento spontaneo.

Tipi di somministrazione ed effetti collaterali

Le vie più usate sono vaginale, intramuscolare e orale. La via vaginale è spesso preferita per il sostegno luteale nelle tecniche di riproduzione assistita perché garantisce alte concentrazioni locali con minori effetti sistemici. Effetti collaterali comuni includono irritazione locale (se vaginale), sonnolenza, nausea, alterazioni dell’umore e ritenzione idrica. Studi osservazionali hanno riportato associazioni con alcuni esiti (ad es. maggiore tasso di parto cesareo o disturbi dell’umore), ma questi studi non stabiliscono causalità e richiedono interpretazione cauta.

Cosa dicono le principali linee guida

Linee guida consolidate raccomandano il progesterone in modo selettivo: ad esempio, il supporto luteale è raccomandato nelle procedure di fecondazione assistita; il progesterone può essere offerto alle donne con sanguinamento nelle prime settimane di gravidanza se hanno avuto una precedente perdita gestazionale, dopo opportuna valutazione medica per escludere gravidanza ectopica e altre cause. Le raccomandazioni non supportano l’uso generalizzato in tutte le donne che cercano una gravidanza. Fonte.

In sintesi:

  • Il progesterone è utile e raccomandato come supporto luteale nelle tecniche di riproduzione assistita e in molti protocolli di IUI.
  • Può ridurre il rischio di aborto in alcune donne con sanguinamento precoce e storia di perdite precedenti; non è dimostrato che funzioni universalmente per tutte le donne con aborti ricorrenti inspiegati.
  • Non usare il progesterone “a prescindere”: la terapia va decisa dal medico in base alla storia clinica, al tipo di trattamento per la fertilità e agli esami.

Consigli pratici

  1. Se stai tentando una gravidanza spontanea e non hai fattori di rischio o aborti precedenti, non è raccomandabile iniziare progesterone senza indicazione diagnostica.
  2. Se hai avuto aborti ricorrenti o stai eseguendo trattamenti di PMA, parlane con il tuo specialista di fertilità per valutare il tipo, la dose e la durata del supporto con progesterone.
  3. Se presenti sanguinamento precoce in gravidanza e hai una storia di aborto, chiedi una valutazione urgente (ecografia per escludere gravidanza ectopica) e valuta con il medico la possibile utilità del progesterone, secondo le linee guida vigenti.
  4. Segnala sempre eventuali effetti collaterali (variazioni dell’umore, sonnolenza, disturbi gastrointestinali) e valuta con il medico la via di somministrazione più adatta.

Fonti selezionate e letture consigliate

  • Revisione Cochrane su luteal phase support in ART. Fonte
  • Studio PROMISE (progesterone in recurrent miscarriage) — NEJM. Fonte
  • Studio PRISM (progesterone per sanguinamento in gravidanza precoce) — NEJM 2019. Fonte
  • Meta-analisi e review su luteal phase support e IUI/OS-IUI. Fonte
  • Linee guida NICE su gravidanza e perdita gestazionale — raccomandazioni sull’uso del progesterone. Fonte

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