Da circa 10 anni studi epidemiologici hanno osservato infatti che la carenza potrebbe essere considerata un fattore di rischio per lo sviluppo del disturbo. Non solo, l’assunzione anche nei malati è in grado di rallentare la progressione della patologia. I dati ottenuti nell’ultimo decennio ci dicono che l’incidenza di sclerosi multipla è ridotta di circa il 60% in quegli individui che usano regolarmente supplementi di vitamina D rispetto a chi non ne utilizza. Similmente, il rischio di sclerosi multipla tende a diminuire con l’aumento dei livelli circolanti di vitamina D.
Somministrata ogni due settimane, la vitamina D in alte dosi ha ridotto in modo significativo le recidive e le lesioni cerebrali
Lo studio, realizzato da ricercatori del CHU di Nîmes, dell’Université Montpellier e di diversi centri per la sclerosi multipla in tutta la Francia, è stato pubblicato sulla rivista JAMA. Nella sperimentazione, i partecipanti hanno ricevuto 100.000 UI di colecalciferolo (vitamina D3) ogni due settimane per due anni, mostrando una riduzione importante di recidive e nuove lesioni alla risonanza magnetica rispetto al gruppo placebo.

