La medicina narrativa nel contesto di cura nella sclerosi laterale amiotrofica

Dott.ssaĀ Rudari IlariaĀ ~Ā Pedagogista Clinica e Neuropedagogista in formazione
Pubblicazione ā€“ ANNO 3 N.29 NOVEMBRE 2020 ā€“Ā ISSN: 2612/4947

COSā€™Ćˆ LA SLA?

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA- Amyotrophic Lateral Sclerosis ALS) ĆØ una malattia del sistema nervoso centrale, descritta nel 1874 dal neurologo Jean-Martin Charcot, come indurimento (sclerosi) della parte laterale del midollo spinale e del dimagrimento muscolare (amiotrofica).Ā Ćˆ una malattia degenerativa in cui i neuroni che comandano i muscoli cioĆØ motori e motoneuroni, regrediscono e degenerano, perciĆ² essa viene anche definita la malattia del motoneurone Motor Neuron Disease ā€“ MND. La scomparsa dei motoneuroni causa una progressiva atrofia muscolare e i muscoli volontari non ricevono piĆ¹ i comandi dal cervello e si atrofizzano, di conseguenza vi ĆØ una paralisi progressiva dei quattro arti e dei muscoli deputati alla deglutizione e alla parola.

FAMIGLIA E CAREGIVER DIFRONTE ALLA MALATTIAĀ 

La presa in carico delle persone colpite da SLA rappresenta un impegno complesso da parte di chi se ne prende cura: il carico assistenziale familiare ĆØ rilevante e ricade in maggioranza sul coniuge o sul primo familiare piĆ¹ vicino ad esso. Vivere con una persona che soffre di una malattia progressiva comporta un fardello personale molto pesante, a livello psicologico, sociale, economico, ā€¦ e la salute del caregiver viene messa a dura prova. Chi ĆØ il caregiver? ƈ colui che si prende cura del soggetto, in prima persona si assume il carico assistenziale, si tratta di un ruolo silenzioso e nascosto, ma irrinunciabile per lā€™autonomia della persona malata.

LA MEDICINA NARRATIVA

Rita Charon ĆØ un medico, fondatrice nonchĆ© direttrice del programma Narrative Medicine presso la Columbia, lei ĆØ la pioniera dellā€™approccio narrativo in medicina. Charon riconosce come allā€™interno del progresso tecnologico-medico si rischia di dimenticare quella che si definisce ā€œla capacitĆ  umana di comprendere le situazioni difficili dei soggettiā€.Ā Il terreno su cui si muove la medicina narrativa richiede un vero e proprio codice morale caratterizzato da: coraggio, onestĆ , umiltĆ , rispetto e affidabilitĆ . I professionisti hanno il grandissimo privilegio di ascoltare le storie dei soggetti malati, ed entrare in una sfera intima rivelata a loro, si tratta dellā€™ethos umanitario.Ā 

La medicina narrativa si prefigge di andare a comprendere il significato delle esperienze proprie di vita delle persone malate, in una prospettiva molto ampia, delicata e complessa, nel campo del vissuto personale, delle emozioni, del proprio sentire; questa deve essere considerata come una nuova dimensione della cura sanitaria che offre nuove prospettive.Ā 

GLI STRUMENTI UTILIZZATI E IL SUO SVILUPPO MONDIALE

Esistono una pluralitĆ  di strumenti proposti dalla SIMEN (societĆ  italiana di medicina narrativa), in base al contesto, fase di sviluppo, e obiettivi; possono essere utilizzati: il colloquio tramite competenze narrative specifiche, interviste narrative semi-strutturate, cartella parallela, Story Sharing Intervention o condivisione delle storie, scrittura riflessiva, narratore vicario, Time Slips o narrazione creativa e videointerviste. Ā A livello estero la medicina narrativa ĆØ giĆ  una realtĆ  ben saldamente strutturata, in Italia si sta apprendendo dal 2014 la sua importanza e una propria definizione nella pratica clinica.

LA MIA RICERCA

Le persone nel descrivere ciĆ² che accade loro si avvalgono di racconti e storie, per capire noi stessi e gli altri necessitiamo di collocare le storie e le azioni in un contesto narrativo in cui la vita sfuma il significato; mettendomi in contatto con lā€™associazione AiSLA del Tentino Alto-Adige ho potuto fare un campionamento di soggetti tra i 50 e i 62 anni, sviluppando una metodologia con interviste semi-strutturate narrative sul campo, osservazione partecipante, osservazione a distanza e focus group. La ricerca ĆØ stata svolta con tempistiche a medio termine e con la durata tra i 40 e i 70 minuti. Gli aspetti analizzati sono riconducibili a 3 domande di ricerca: rapporto tra i soggetti e gli operatori di cura, rapporto tra i soggetti e la famiglia, emozioni, sentimenti, vissuti personali in relazione alla malattia e/o ad un determinato momento.Ā 

ƈ stato possibile riscontrare come risultati che:Ā 

  • la medicina narrativa porta un beneficio personale molto importante, cui spesso i malati sono limitati a poter usufruire, il potersi narrare agli occhi di un professionista rimane una richiesta che spesso il soggetto che vive la malattia non chiede, per paura di essere ā€œpesanteā€ o di annoiare lā€™ascoltatore;Ā 
  • la mancanza di tempo da parte dei vari professionisti nei confronti dei malati, dettata da ritmi scanditi e precisi, che non consentono di andare in profonditĆ  del vissuto personale,Ā 

la medicina basata sulla narrazione utilizza categorie valutative che attingono alle emozioni e ai sentimenti e diventa strumento per far convergere il ā€œcuoreā€ del soggetto e la sapienza del clinico verso lā€™elaborazione di un piano di cura globale.

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