Cagliari, baropodometria abusiva per ortesi su misura
Nel novembre 2024 i NAS di Cagliari hanno denunciato quattro persone che svolgevano esami baropodometrici finalizzati alla realizzazione di ortesi del piede senza la supervisione di tecnici ortopedici né prescrizioni mediche specialistiche. L’attività abusiva era collegata a un commercio di ausili podologici gestito senza titolo. Sono state sequestrate quattro pedane e i relativi computer, per un valore di circa 30.000 euro.
San Sperate, Capoterra e Sestu: tre centri abusivi
Sempre nella provincia di Cagliari nel febbraio 2025, i NAS hanno scoperto un sistema di tre strutture commerciali che operavano come veri e propri ambulatori polispecialistici senza autorizzazioni sanitarie. All’interno venivano offerti trattamenti podologici e ortopedici da personale privo di abilitazione, esponendo i pazienti a gravi rischi di infezioni e complicazioni.
I rischi per la salute
Secondo i NAS, l’esercizio abusivo della podologia comporta conseguenze pericolose: infezioni, lesioni non trattate correttamente, ulcere trascurate o aggravate. L’uso di strumenti non sterilizzati e la mancanza di competenze specifiche rappresentano un rischio concreto per i cittadini.
Il quadro normativo
L’articolo 348 del Codice Penale punisce l’esercizio abusivo di professioni sanitarie. La professione del podologo in Italia è regolata dalla legge n. 666/1994 e inserita tra le Professioni Sanitarie riabilitative con la legge n. 251/2000. Solo i laureati in Podologia con titolo abilitante possono svolgere interventi diagnostici e terapeutici sul piede.
La risposta delle istituzioni
Le associazioni di categoria e la Commissione di Albo dei Podologi hanno accolto con favore i sequestri, sottolineando l’urgenza di intensificare i controlli. I NAS, da parte loro, hanno ribadito che la tutela della salute dei cittadini passa anche dal contrasto fermo all’abusivismo professionale.
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