Israele, manoscritti biblici di duemila anni fa scoperti in una grotta.

Gli archeologi israeliani hanno annunciato il ritrovamento di decine manoscritti che riportano testi tratti della Bibbia. Si ritiene risalgano a circa 1.900 anni fa. Si tratta della prima scoperta di questa portata degli ultimi 60 anni, ossia dopo il rinvenimento dei Manoscritti del Mar Morto sempre nell’area del deserto della Giudea, tra il 1947 e il 1956.

I frammenti sono parte di un piĆ¹ grande rotolo, di cui sono stati trovati altri frammenti negli anni Cinquanta, nella stessa ā€œcaverna degli orroriā€ di Nahal Hever, a una profonditĆ  di ottanta metri. La caverna ĆØ di difficile accesso: circondata da gole profonde, ĆØ raggiungibile soltanto scalando una parte rocciosa, sul fianco di una collina. Insieme ai frammenti biblici, i team di archeologi ha trovato un grande canestro intrecciato, di 10.500 anni, perfettamente conservato (il piĆ¹ antico di questo tipo mai ritrovato) e lo scheletro mummificato di un bambino, avvolto in un lenzuolo, che risale a seimila anni fa.

Nella caverna in cui sono stati ritrovati i frammenti, e nella cosiddetta Caverna dei teschi sono stati finora recuperati 40 scheletri, e ci sono altri venti siti che aspettano di essere esplorati.

Finora, sono state esaminate 500 caverne, nel raggio di ottanta chilometri, grazie allā€™azione di tre gruppi di lavoro guidati dagli archeologi Oriah Amichai, Hagay Hamer e Haim Cohen. Secondo le stime, manca da esplorare il 25 per cento dei siti di rilievo nel Deserto della Giudea. I team hanno potuto utilizzare droni e altre risorse tecnologiche, oltre allā€™aiuto di un gruppo di volontari che sono riusciti a raggiungere caverne ritenute finora inaccessibili. 

I rotoli del Mar Morto sono considerati, assieme a due rotoli scoperti a Gerusalemme, a Ketef Hinnom, le piĆ¹ antiche copie di testi biblici. Quanto a questi ultimi frammenti scoperti nella Caverna dellā€™orrore, il team ĆØ riuscito a tradurre giĆ  alcuni passi provenienti dal libro di Zaccaria e da quello di Nahum.

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