Massofisioterapista e OSS “no vax” sospesi a Milano

Un massofisioterapista che ha rifiutato di vaccinarsi, in servizio all’Asst Santi Paolo e Carlo, è stato messo in aspettativa non retribuita. Stesso destino per un operatore socio sanitario in una struttura milanese. Sono i primi provvedimenti finiti sul tavolo della Fp-Cgil di Milano nei confronti di personale sanitario non vaccinato in città.

“Nei prossimi giorni prevediamo numeri maggiori – spiega Isa Guarneri, segretaria del sindacato dei dipendenti pubblici – noi chiediamo che, quando è possibile, vengano destinati a mansioni non a contatto con il pubblico. In questi giorni tanti dipendenti non ancora vaccinati si sono decisi ad aderire alla campagna, anche per il timore di conseguenze sul lavoro. Sono rimasti solo i “no vax“ più convinti”.

Nella vicenda si è inserito anche il ricorso al Tar presentato da sanitari “no vax“ contro l’obbligo vaccinale che secondo loro violerebbe la libertà di scelta.

Solo tra Brescia, Cremona, Bergamo e Mantova se ne contano più di 300 che hanno presentato ricorso al Tar di Brescia per chiedere l’annullamento dell’obbligo vaccinale, altri 200 hanno fatto la stessa cosa a Milano.

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