I diritti dei massofisioterapisti non possono più attendere

di Cosma Francesco Paracchini – Massofisioterapista – Ordine dei TSRM di Brescia N. 24 del 21/3/20

Nonostante siano ormai trascorsi più di due anni da quando i Massofisioterapisti si sono potuti iscrivere agli elenchi speciali ad esaurimento, rientrando nel maxi Ordine dei TSRM e PSTRP, ad oggi, non hanno ancora una rappresentanza all’interno dell’Ordine. In questo arco temporale tutti i nostri pazienti in primis, e l’Ordine dei TSRM poi, hanno avuto modo di apprezzare la serietà e la professionalità che contraddistingue i Massofisioterapisti da oltre cinquant’anni. Malgrado il riordino della figura, previsto dalla legge 145/2018, ad oggi, i Massofisioterapisti iscritti agli elenchi speciali recriminano con forza e a gran voce il diritto ad una rappresentanza all’interno dell’Ordine dei TSRM a fronte del pagamento della quota annua al pari di tutti gli altri iscritti che però risultano ben rappresentati nei loro diritti. Sebbene il protocollo n. 318/2020 è già stato accettato dalla Presidenza dell’Ordine dei TSRM ed accolto favorevolmente dal Comitato Centrale dell’Ordine dei TSRM in data 8.02.2020, attualmente permane il nulla di fatto: questo non è più accettabile! A maggior ragione dopo il riordino, rispetto alla legge n.3/2018, apportato dalla legge n.145/2018.

La normativa suggerita nel protocollo n. 318/2020, regola l’elezione dei massofisioterapisti formalmente riconosciuti e democraticamente espressi che possano essere un qualificato ed utile supporto per i colleghi. La rappresentanza è necessaria poiché le attuali sigle di Massofisioterapisti, poste al di fuori dell’Ordine, rappresentano una minoranza degli attuali iscritti. Oltretutto, quelle sigle, non sono mai state accreditate presso il Ministero della Salute (diversamente dall’Ordine dei TSRM) e di conseguenza non controllabili dal punto di vista amministrativo e fiscale. Come se non bastasse non sono mai state votate democraticamente dagli iscritti all’elenco speciale, oltre ad essere in perenne contrasto tra loro e ben lontane dal trovare un univoco e propedeutico percorso a tutela della categoria. Ritengo, dopo l’ennesimo invito rivolto all’Ordine dei TSRM, anche da innumerevoli colleghi, che sia giunto il momento, per i Massofisioterapisti, di far sentire la nostra rimostranza, e se occorre anche con insistenza, poiché, in capo a questa categoria, vi sono problematiche e aspetti che devono essere affrontati celermente per ultimare il riordino (attualmente monco) e porre ad esaurimento tale elenco in ottemperanza della Direttiva UE 36/2005 e D.Lgs n.206/2007:

1- Situazione dei Massofisioterapisti non 36 mesi (sub iudice);

2- Equipollenza ed equivalenza;

3- ECM;

4- Sbocchi occupazionali;

5- Collocamento obbligatorio per i Massofisioterapisti Ciechi e ipovedenti iscritti agli elenchi speciali;

6- Comunicazione riordino del Massofisioterapista alle Regioni e alle ATS di competenza.

7- Abusivismo.

Un commento

  1. A parte qualcuno come Paracchini gli altri massofisio dormono un sonno profondo.

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