Tumore mammario: gli effetti della radioterapia sul seno ricostruito

La radioterapia danneggia il silicone delle protesi mammarie? È meglio aspettare di farla e rimandare la ricostruzione del seno? Un gruppo di senologhe, chirurghe plastiche e psico-oncologhe del Donna X Donna si dedica quest’anno, a pochi giorni dal Bra Day del 19 ottobre, la giornata della ricostruzione mammaria, con una brochure a rispondere ai dubbi delle pazienti sugli effetti di questo trattamento sul seno ricostruito. Risposte chiare per tranquillizzare: per ogni caso esistono le soluzioni più indicate, che vanno dal lipofilling /uso di grasso autologo per ammorbidire la mammella ricostruita con protesi e indurita dalla radio, ai massaggi per ridurre l’irrigidimento dei tessuti ricostruiti senza uso di protesi, dalle creme schiarenti ai laser depigmentanti per diminuire l’iper-pigmentazione della pelle indotta dalla radioterapia fino alle diverse tecniche operatorie necessarie nei casi di reazione alla radio di entità più severa. Le complicanze dovute alla radioterapia sul seno ricostruito sono minori quando si sceglie la ricostruzione immediata con protesi eseguita insieme alla mastectomia. Mettere l’espansore e attendere di fare la ricostruzione in un altro periodo invece pare aumentare il rischio. Rimandare la ricostruzione in un momento successivo alla radioterapia aumenta il rischio di complicanze, dal 30 al 50% secondo studi recenti.La nuova radioterapia, a intensità modulata o volumetrica ad arco, riduce i rischi.Al progetto ha aderito anche la casa editrice di Diabolik, Astorina, donando’Carezza di Eva di Diabolik¸Astorina srl , disegno di Giuseppe Palumbo che correda la brochure, visionabile su www.beautifulafterbreastcancer.it 

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