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Masticare per nutrire corpo e mente

Introduzione

Le funzioni orali, come la masticazione e la deglutizione, vanno ben oltre la semplice necessità di alimentarsi. La masticazione, in particolare, non solo prepara il cibo per l’ingestione, ma ha anche profonde connessioni con il cervello (Fukushima-Nakayama et al., 2017). Recenti ricerche hanno evidenziato un ruolo cruciale della masticazione nella funzione cognitiva attraverso le connessioni tra il nucleo trigeminale e il Locus Coeruleus, appartenente al Sistema Reticolare Attivante Ascendente (ARAS) (Aston-Jones e Choen, 2005; Grueschow et al., 2020).

Studi scientifici indicano il coinvolgimento del Locus Coeruleus (LC) nel processo di regolazione cognitiva, sottolineando l’importanza del sistema di eccitazione noradrenergico (LC-NE) (Grueschow M. et al., 2020). La sua attività è stata correlata alla dilatazione pupillare sia nella scimmia (Joshi et al.,2016), sia nel roditore (Liu et al.,2017) e sia nell’uomo (Joshi e Gold, 2020).

Inoltre, se si assumono cibi che non vanno masticati, è stato osservato nei roditori che si riduce l’espressione del recettore del BDNF, ovvero il recettore della molecola principale nella regolazione del numero di cellule staminali neuronali, e una ridotta formazione di sinapsi nell’ippocampo, fattore a cui è legata la funzione memoria (Bruel Jungerman et al. 2005; Zhao et al. 2008).

Sulla base dei dati emersi da un recente studio condotto presso l’Università di Pisa (Tramonti Fantozzi, De Cicco et al., 2021), l’asimmetria elettromiografica dei muscoli masseteri, in soggetti esenti da malattie neurologiche, psichiatriche, metaboliche ed endocrine, si associa ad una ridotta performance attentiva ed esecutiva.

Ripristinando un tono simmetrico dei masseteri si produce una eccitabilità corticale più simmetrica di ARAS ed LC e un incremento, quindi, delle prestazioni cognitive (Tramonti Fantozzi et al., 2021).

In particolare, la gomma da masticare possiede una adeguata consistenza e viscoelasticità tale da incrementare prontezza e attenzione (Tucha et al., 2004; Allen e Smith, 2012; Johnson et al., 2012), velocità di elaborazione neurale (Hirano et al., 2013), apprendimento e memoria (Allen et al., 2008; Smith, 2009).

E’ stata osservata in questo studio l’associazione degli aspetti logopedici e neuropsicologici, in soggetti post stroke, rilevando una correlazione tra l’attività masticatoria simmetrica e migliori performance a livello testologico.

Casi clinici

Sono stati presi in esame sei pazienti post stroke, dai 50 agli 80 anni, in possesso di dentatura completa sia superiore che inferiore, con un adeguato livello cognitivo e in presenza di asimmetria dei muscoli masseteri sia a riposo che durante il serramento. 

Materiali e metodi 

In fase di valutazione iniziale sono stati somministrati test di ambito logopedico per: linguaggio, motricità orofacciale, tecnica palpatoria per masseteri e test della gomma cangiante implementato appositamente per la prima volta in questa occasione.

Dal punto di vista neuropsicologico sono stati somministrati: per il livello cognitivo il MMSE (Mini Mental State Examination) e le matrici attentive di Spinnler,

il cui punteggio equivalente va da 0 (al di sotto della norma) a 4 (nella norma).

Quest’ultimo e il test della gomma cangiante verranno confrontati pre e post trattamento.

E’ stato individuato, con l’uso della Big Babol magic cubes, in soggetti sani, il numero di atti masticatori utili all’ottenimento di un colore secondario, in seguito alla miscelazione di due colori primari.

Qui di seguito è riportato il colore target, ottenuto con trenta atti masticatori unilaterali in soggetto sano.

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Per la definizione del grado di miscelazione è stata elaborata una tabella di riferimento:

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Altro parametro che è stato osservato è la simmetria di grado di miscelazione tra la gomma masticata esclusivamente a destra per trenta volte e quella prodotta a sinistra, nella stessa modalità.

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Trattamento 

I pazienti sono stati divisi in due gruppi, casi controllo e casi studio: il primo riabilitato con metodiche classiche, in base alle caratteristiche del singolo, e il secondo sottoposto, in aggiunta, ad un protocollo masticatorio che prevedeva l’utilizzo di:

  • Stimolazione vibratoria con frequenza 50Hz per il trattamento del massetere ipertonico e 100Hz per il distretto ipotonico;
  • Trattamento manuale per la distensione muscolare delle aree più rigide;
  • Esercizi di apertura e lateralizzazione mandibolare contro-resistenza;
  • Training masticatorio con gomma da masticare con numero di ripetizioni variabili per lato, in base alle esigenze. 

Risultati

Qui di seguito si riportano due casi esemplificativi tra quelli osservati.

Caso studio: alla dimissione è emerso che in presenza di miscelazione simmetrica delle gomme si verifica un miglioramento alle matrici attentive.

Pre-trattamento caso studio:

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Post-trattamento caso studio:

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Al contrario, nel caso di perdita di simmetria di miscelazione, in un soggetto che non è stato sottoposto al protocollo masticatorio, si verifica un peggioramento alle matrici attentive di Spinnler.

Pre-trattamento caso controllo:

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Post-trattamento caso controllo:

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Conclusioni

Quello che emerge dai casi studiati, complessivamente, è che la funzione masticatoria ha una correlazione con i processi cognitivi, nello specifico nell’attenzione.

L’argomento, chiaramente, merita degli approfondimenti e delle implementazioni strumentali per quantificare e comparare i dati elettromiografici con quelli del test della gomma cangiante, così da integrare la masticazione all’interno di contesti valutativi e riabilitativi.

La masticazione va rivista e intesa all’interno dei protocolli del paziente post stroke, dunque, non solo ai fini deglutitori ma anche neuropsicologici.

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